Nasce nel 2016 come associazione culturale affermandosi sin da subito come uno strumento concreto di economia circolare e di prossimità, tutela ambientale e creazione di comunità attraverso la cultura della condivisione.
Leila è un luogo in cui gli oggetti si possono prendere in prestito gratuitamente, evitando così di doverli comprare.
Tutto questo attraverso il risparmio economico, la soddisfazione dei propri desideri, la riduzione della propria impronta ecologica (calmierando lo smaltimento e la produzione massiva degli oggetti), l’aumento della fiducia e di appartenenza alla comunità attraverso il principio della condivisione, permettendo così azioni di cittadinanza attiva.
Il motivo è semplice: per prendere in prestito un oggetto dalla biblioteca è necessario condividerne uno proprio.
Questo è il principio fondante di Leila Bologna.
Vieni nella sede di Leila in via Luigi Serra 2 G/H ogni lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16:00 alle 19:00. Oppure passa in Salaborsa presso il desk ufficiale di Leila ogni martedì dalle 16:00 alle 19:00.
Se hai la tessera delle biblioteche comunali, quella di Leila è in REGALO!
Altrimenti ha il costo di 20€ (15€ per studenti).
Il servizio si attiva dopo aver portato almeno un tuo oggetto in condivisione e ha la durata di un anno.
Puoi mettere in condivisione tutti gli oggetti che vuoi con qualche attenzione.
Leila non accetta oggetti:
La qualità degli oggetti che vuoi trovare dipende dalla qualità degli oggetti che ognuno condivide! Perciò punta in alto e condividi solo il meglio! Per qualsiasi dubbio o se hai bisogno di consigli contatta lo staff di Leila, scrivi alla mail: info@leila-bologna.it
Visita il catalogo degli oggetti, seleziona quelli che desideri e prenotali seguendo le indicazioni!
Per ritirare e condividere gli oggetti:
IMPORTANTE: per prendere in prestito un oggetto bisogna prima prenotarlo dal sito di Leila. Puoi prendere tanti oggetti in prestito quanti ne hai portati in condivisione.
Per rinnovare il servizio di condivisione puoi:
1. farla online cliccando QUI
2.venire nella sede di Leila in via Luigi Serra 2 G/H ogni lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16:00 alle 19:00, oppure in Salaborsa presso il desk ufficiale di Leila ogni martedì dalle 16:00 alle 19:00.
Il mettere in prestito un oggetto sancisce l’ingresso in una pratica di condivisione e di fiducia.
Facciamo un esempio: Alessandra vuole andare a fare un trekking di qualche giorno, ma non ha la tenda. Un suo amico le dice che ne può prendere una da Leila, però deve prima fare la tessera dell’associazione e condividere almeno un suo oggetto. Allora Alessandra decide di portare il suo flauto traverso. Non lo suona più da tanto tempo e non trova giusto che stia lì chiuso in una scatola a prendere polvere per anni. Contemporaneamente però, non vuole neanche liberarsene, è un oggetto molto importante per lei. Per fortuna che gli oggetti della biblioteca di Leila rimangono di proprietà delle persone che li hanno messi in condivisione. In questo modo Alessandra può utilizzare la tenda che desiderava e continuare a possedere il suo flauto, anche se per un po’ verrà utilizzato da qualche altra persona che ne avrà più bisogno di lei.
Un circolo virtuoso basato sulla condivisione che cresce grazie alla fiducia nelle altre persone e alla soddisfazione personale.
Leila si pone tre obiettivi principali che ne caratterizzano il funzionamento e la filosofia.
1. Creare cultura e socialità: attraverso la condivisione e l’esercizio della fiducia, oltre ad aumentare la qualità della vita delle persone, intende porre l’attenzione sull’idea di possesso, in favore di una cornice di pensiero improntata all’utilizzo.
2. Risparmio economico: la condivisione fa sì che ogni oggetto venga utilizzato a pieno. Un trapano, ad esempio, è mediamente impiegato solo per 7 minuti rispetto alle sue possibilità. Grazie al servizio di biblioteca degli oggetti, evitiamo di acquistare un prodotto che per la maggior parte del tempo rimarrebbe inutilizzato. È uno strumento concreto che aiuta a fare acquisti mirati e al contempo offre la possibilità di provare un oggetto che magari si intende comprare.
3. Tutela ambientale: grazie alla condivisione, Leila fa sì che si acquisti solo ciò di cui si ha davvero necessità, contribuisce a ridurre la quantità di rifiuti da smaltire e gli oggetti da produrre, e ad abbassare l’impronta ecologica di chi partecipa.
Mai come in questi tempi stiamo realizzando che dobbiamo necessariamente cambiare il nostro stile di vita se vogliamo continuare a vivere su questo pianeta. Leila vuole essere protagonista di questa rivoluzione. Viviamo in un mondo improntato sul consumo, l’acquisto, lo spreco. Leila si rivolge a chiunque, perché è la prova concreta che un consumismo sostenibile è possibile, senza dover fare particolari rinunce. Aumentare la consapevolezza delle proprie scelte e dei loro effetti sull’ambiente può aiutare a modificare i nostri comportamenti per ridurre le emissioni di Co2 e supportare la transizione ecologica verso un futuro sostenibile a emissioni zero. Leila crede che il nostro mondo sia fatto di relazioni e che solo grazie ad esse si possa far fronte alle difficoltà dei nostri tempi, che siano economiche, culturali, sociali, ambientali.
Leila vive di fiducia, di condivisione e del cambiamento che da tutto ciò può scaturire.
Da tutto questo è nato un movimento concreto, capace di realizzare una piccola rivoluzione quotidiana in ogni casa, condominio, scuola, biblioteca, tenda a partire dall’esigenza di utilizzare un avvitatore, un minipimer, un proiettore, un passeggino, una palla, un barbecue, un drone…
il futuro è condivisione!
Leila Bologna nasce prendendo esempio ed ispirazione da Leila Berlino, un progetto nato con l’obiettivo di condividere gli oggetti all’interno di un condominio, costituendo di fatto la prima biblioteca degli oggetti in Italia. Leila, si è presentata alla città di Bologna nel 2016 come una semplice idea con una potenzialità innovativa molto alta.
La città era pronta ad accogliere la filosofia della condivisione, così Leila, intessendo reti con diverse realtà del territorio, ha iniziato a seminare, proponendosi come strumento di sviluppo urbano sostenibile. Da questi semi, sono nati alcuni corner sparsi per le vie della città, delle prototipiche biblioteche di oggetti in cui le persone potevano tesserarsi e ritirare ciò di cui avevano bisogno. Le prime biblioteche sono nate all’interno di spazi condivisi con realtà molto differenti tra loro come: …..Velostazione Dynamo, Balotta Bistrò, Instabile Portazza, della Confraternita dell’Uva, della, del Caffè Belmeloro e di Biblioteca Salaborsa.
La fiducia riposta in Leila e nei suoi valori, ha generato sinergie incredibili negli anni, molte delle quali si sono evolute in collaborazioni costanti, che hanno lasciato un segno importante aiutando la giovane Biblioteca degli Oggetti a crescere. Tra queste spiccano: Empirico (2017), un’operazione di rigenerazione urbana attraverso un container dedicato alla trasmissione del sapere artigianale e alla valorizzazione dell’identità artigianale di Bologna all’interno del Winter Village; la Cargo Bike (2018) che concede tuttora un modo di diffondere su ruota il valore della condivisione dei saperi artigiani nonché quella dei giochi per bambini attraverso la realizzazione di laboratori nelle piazze cittadine; il Baracca Festival (2018), il Festival della Condivisione dei Saperi nei Giardini del Baraccano con laboratori artigianali, attività sportive, musica e dirette radio.
Le idee, e Leila con loro, hanno viaggiato tra le strade e i vicoli della città e, nel 2019, era giunto il momento di istituire la prima vera e propria Biblioteca degli Oggetti: il 19 dicembre 2019, Leila vince un bando del Comune di Bologna per la concessione di un immobile in via Serra 2 g/h. Da allora Leila ha finalmente trovato la sede ufficiale per la prima Biblioteca degli Oggetti in Italia.
Grazie alla nuova sede, le collaborazioni di Leila aumentano: organizza un crowdfunding sulla piattaforma Idea Ginger col sostegno di Emilbanca e ottiene il 116% dell’obiettivo; vince il Bando Cultura del Comune di Bologna per il progetto “BOtteghe-storie artigiane” per la realizzazione di video e laboratori gratuiti sull’artigianato. Il 2021 regala a Leila una collaborazione con Fondazione Innovazione Urbana a DumBO, dove co-progetterà laboratori di falegnameria per bambini; inizia inoltre la convenzione con la fattoria sociale Il Biricoccolo, e la Biblioteca degli Oggetti diventa anche punto di distribuzione cassette ortaggi in Bolognia, perchè per Leila il benessere della comunità passa anche da cosa mangiamo e dallo stile con cui si produce.
La storia di Leila è un intreccio di storie da raccontare, di persone che attraversandola l’hanno resa unica. Grazie a tutte queste persone e grazie ad ogni socio/socia, Leila oggi ha attiva una collaborazione con il Settore Biblioteche del Comune di Bologna affinché si possa offrire il servizio di condivisione degli oggetti all’interno delle biblioteche di quartiere. L’idea di strutturare questo servizio innovativo in collaborazione con il Comune è stata selezionata dalla Fondazione Del Monte come meritevole di supporto e grazie al contributo concesso abbiamo potuto fare grandi passi in avanti.
Il progetto è stato accolto molto bene anche dalla città e in collaborazione con Barca 59, in via sperimentale, è nata una Leila all’interno della Casa di Quartiere Rosa Marchi.
La grande ambizione di Leila è aiutare a far nascere e crescere altre Biblioteche degli Oggetti in Italia (e non solo). Per dar vita a una rete di scambio e collaborazione, un movimento di condivisione.
Qualsiasi siano le azioni attraverso cui la declina, l’idea che Leila porta avanti rimane la stessa: fiducia e condivisione. La sfida è ambiziosa e rivoluzionaria, ma noi del team di Leila ci crediamo. Tu, che fai, ci dai una mano?