Storia
- STORIA
L’IDEA
Leila Bologna nasce prendendo esempio ed ispirazione da Leila Berlino, un progetto nato con l’obiettivo di condividere gli oggetti all’interno di un condominio.
Nel 2016 Leila nasce a Bologna come prima Biblioteca degli Oggetti in Italia e si presenta alla città come un progetto dal grande potenziale innovativo.
Tessendo reti con diversi enti locali, ha iniziato a seminare, proponendosi come strumento concreto di economia circolare e di prossimità, tutela ambientale e creazione di comunità attraverso la cultura della condivisione. Dai semi sparsi sul territorio cittadino sono nati alcuni corner diffusi. Infatti, per i primi anni Leila ha trovato dimora all’interno di spazi condivisi con realtà molto differenti tra loro come Velostazione Dynamo, Balotta Bistrò, Instabile Portazza, la Confraternita dell’Uva, Caffè Belmeloro e Biblioteca Salaborsa.

LA CRESCITA
La fiducia riposta dalla cittadinanza in Leila e nei suoi valori ha generato sinergie incredibili, molte delle quali sono evolute in solide collaborazioni che hanno lasciato il segno nella storia della Biblioteca degli Oggetti e l’hanno aiutata a crescere. Tra queste spiccano: Empirico (2017), un’operazione di rigenerazione urbana realizzata all’interno di un container dedicato alla trasmissione del sapere artigianale e alla valorizzazione dell’identità artigianale di Bologna nel contesto del Winter Village; la Cargo Bike (2018) che tuttora promuove su ruote il valore della condivisione e porta colore nei quartieri cittadini con I Giochi di Pippo; il Baracca Festival (2018), ovvero il festival della condivisione dei saperi nei giardini del Baraccano con laboratori artigianali, attività sportive, musica e dirette radio.
Anche le istituzioni hanno creduto fin da subito in Leila. Negli anni, infatti, sono stati attivati diversi patti di collaborazione: quello con i quartieri San Vitale (2016), Santo Stefano (2017-2020) e con Biblioteca Salaborsa (2017-2020).

la sede
Grazie ai corner diffusi, Leila si è fatta conoscere in tutta la città. La partecipazione è aumentata di anno in anno, così come le persone attive in prima linea nel progetto. Era arrivato il momento di trovare una fissa dimora per la Biblioteca degli Oggetti.
Il 19 dicembre 2019, Leila vince un bando del Comune di Bologna per la concessione di un immobile in via Serra 2 G/H. Da allora Leila ha lì la sua sede principale, ristrutturata e autocostruita grazie ad un crowdfunding organizzato sulla piattaforma Idea Ginger. La raccolta fondi ha ottenuto il sostegno di Emilbanca e ha raggiunto il 116% dell’obiettivo.
La disponibilità di spazi dedicati ha permesso di ideare e realizzare tante nuove attività: il progetto BOtteghe. Storie artigiane per la realizzazione di video e laboratori gratuiti sull’artigianato, che vinto il Bando Cultura del Comune di Bologna; i laboratori di falegnameria per bambini e bambine (tutt’ora un must di Leila) co-progettati insieme a Fondazione Innovazione Urbana presso DumBO; la collaborazione con la fattoria sociale e CSA Il Biricoccolo, grazie alla quale Leila diventa anche punto di distribuzione di cassette ortofrutticole deliziose, ma soprattutto etiche.

Il futuro
Grazie alla Convenzione attiva con il Settore Biblioteche del Comune di Bologna, da diversi anni Leila ha dimora anche presso Salaborsa, dove è presente un corner accessibile per la consegna e il ritiro degli oggetti.
Con l’obiettivo di rendere il servizio di biblioteca degli oggetti più prossimo agli utenti, Leila ha avviato anche una sperimentazione con le biblioteche Luigi Spina e Jorge Luis Borges per l’apertura di nuovi Punti Leila all’interno di questi spazi. Questo progetto è stato selezionato dalla Fondazione Del Monte come meritevole di supporto e grazie al contributo concesso abbiamo potuto fare grandi passi in avanti.
Guardando al futuro, sogniamo un Punto Leila in ogni biblioteca di quartiere e una modalità di prestito degli oggetti integrata all’attuale servizio di prestito dei libri.
Nel corso degli anni, sono state tante le realtà che si sono rivolte a Leila Bologna per essere supportate nell’immaginare e realizzare una Biblioteca degli Oggetti all’interno della propria comunità. Mettere a disposizione la nostra esperienza è ciò che di più concreto possiamo fare per dare vita ad un vero movimento di condivisione. La grande ambizione di Leila è aiutare a far nascere e crescere altre Biblioteche degli Oggetti in Italia (e non solo), per dar vita a una rete di scambio e collaborazione.
